Google+ Piemontesi a disagio sotto le lenzuola ma i più veloci sono i laziali: 2 minuti

Piemontesi a disagio sotto le lenzuola ma i più veloci sono i laziali: 2 minuti



 
Indagine dell'Università La Sapienza sull'eiaculazione precoce presentata a un convegno sulla "medicina della sessualità". Il 46% degli uomini ammette che il disturbo nuoce alla coppia
 

I cittadini del Lazio? Amanti passionali, ma insoddisfatti perchè troppo frettolosi. Basti pensare che una coppia su quattro non raggiunge il piacere, anche se ha in media 96 rapporti sessuali all'anno. Il motivo? Lui si accende di passione ma si spegne troppo presto. Per 380mila coppie laziali il sesso non dura infatti più di due minuti. Questa la fotografia che emerge da un'indagine condotta nel Lazio e in altre 5 Regioni (Liguria, Piemonte, Toscana, Puglia e Sicilia) per valutare l'atteggiamento di uomini e donne nei confronti dell'eiaculazione precoce. La ricerca è stata presentata oggi a Roma nel corso del convegno 'La medicina della sessualita' come paradigma del benessere globalè.

I dati dell'indagine mostrano innanzitutto che i laziali sono poco soddisfatti della loro vita sessuale: circa il 75% non è contento di ciò che accade sotto le lenzuola, soprattutto gli adulti fra i 20 e i 50 anni. L'insoddisfazione sessuale è una mina vagante nei rapporti a due: il 62% dei laziali ammette difficoltà di coppia per colpa del suo problema e il Lazio risulta peraltro la Regione dove il problema è più sentito dagli uomini. Il 68% si sente insicuro a letto e solo i piemontesi sono ancor meno a proprio agio fra le lenzuola (69%).

Il 46% degli uomini ammette che il disturbo nuoce alla coppia, che in un caso su due smette di frequentare gli amici o cerca di distrarsi con i viaggi (i laziali, con il 29%, sono quelli che più spesso cercano di 'scappare' dal loro disturbo). Finchè molti addirittura si separano: succede al 9% dei laziali e in percentuali simili anche nelle altre Regioni. "L'eiaculazione precoce è il disturbo sessuale maschile più comune e comporta molta frustrazione in entrambi i partner", spiega Vincenzo Gentile, direttore del Dipartimento di Ginecologia e Urologia dell'Università Sapienza di Roma.
Tutto ciò crea tensioni che possono portare alla crisi della coppia, tanto che il 9% delle donne si separa e il 7% ha rapporti extraconiugali". L'impatto negativo dell'eiaculazione precoce colpisce infatti anche le partner, che spesso si sentono frustrate e arrabbiate: la percentuale di donne che riesce a raggiungere un orgasmo è del 52% e il 68% delle laziali ammette di essere insoddisfatta. Solo in Piemonte (71%) e in Liguria (78%) la percentuale di scontente è ancora maggiore.

"I disturbi di uno dei componenti della coppia inevitabilmente provocano 'effetti collaterali' sull'altro - osserva Gentile - oggi, però, le donne più consapevoli e realizzate non si accontentano più e vorrebbero trovare soluzioni che accolgano i loro bisogni e scongiurino così una possibile crisi di coppia dovuta a una scarsa intesa sessuale. Purtroppo il 90% di chi soffre di eiaculazione precoce, pur temendo il fallimento della coppia, non affronta o trascura il problema. Solo un uomo su dieci sa che esistono soluzioni efficaci che possono riportare l'armonia nella vita di coppia. Il medico - conclude Gentile - deve però saper ascoltare, consigliare e rassicurare il paziente, se vuole davvero aiutarlo a sconfiggere l'eiaculazione precoce".

Sono i giovani a preoccupare gli specialisti: "Tra i ragazzi c'è un'enorme sete di conoscenza su queste tematiche, il 90% è poco informato o si rivolge al web e ai siti pornografici per avere delle risposte. Mentre dalla nostra esperienza nelle scuole, c'è nelle giovani generazioni una sete enorme di sapere sulla sfera sessuale e sui disturbi che possono verificarsi anche in età precoce", afferma all'Adnkronos Salute Andrea Lenzi, presidente eletto della Società italiana di endocrinologia.