Google+ Urla e punizioni fisiche, a rischio la salute dei bambini

Urla e punizioni fisiche, a rischio la salute dei bambini

Punizioni_fisiche

I metodi educativi violenti non hanno nessun effetto positivo sui ragazzi
Punizioni fisiche, minacce e urla sono metodi educativi controproducenti per la salute psicologica di bambini e adolescenti. I dati accumulati nel corso di diversi studi scientifici non lasciano più spazio a dubbi: i bambini che vengono picchiati sviluppano comportamenti aggressivi, mentre gli adolescenti che vengono aggrediti verbalmente o minacciati dai genitori sono a serio rischio depressione.


L'ultima ricerca sull'argomento è stata pubblicata sulla rivista Developmental Psychology dai ricercatori dell'Università del Michigan. Intervistando più di 3.200 famiglie statunitensi gli autori hanno smentito una convinzione ancora largamente diffusa. “Comunemente si crede che le punizioni fisiche impartite in una situazione in cui la relazione genitore-figlio è positiva non saranno pericolose per i bambini”, spiega Shawna Lee, primo autore dello studio. Le informazioni fornite dalle madri coinvolte nello studio svelano però che la verità è totalmente opposta. “Le punizioni fisiche – racconta Lee – prevedevano lo sviluppo nel tempo di un comportamento peggiore, e non migliore, da parte del bambino, indipendentemente da quanto le madri fossero affettuose con i loro figli”.

D'altra parte, anche l'atteggiamento verbale dei genitori ha un'importanza non trascurabile, soprattutto durante l'adolescenza. Uno studio pubblicato su Child Abuse & Neglect da un gruppo di ricercatori della State University di Bowling Green (Stati Uniti) ha dimostrato chiaramente il legame tra l'aggressività verbale dei genitori e un maggior rischio di depressione nei loro figli adolescenti. “L'ostilità verbale ha effetti davvero rilevanti – ha spiegato Annette Mahoney, coautrice della ricerca – soprattutto nel caso delle madri che urlano e picchiano e dei padri che fanno una delle due cose”. Ciò che un genitore ottiene con approcci di questo tipo non è altro che un effetto boomerang: la depressione rende i ragazzi ancora più difficili da gestire, fatto che porta facilmente i genitori che scelgono questo tipo di approccio all'educazione ad inveire ulteriormente contro i loro figli.

La conclusione cui si può giungere a partire da questi studi è solo una: nell'educazione la violenza non sortisce nessun buon effetto in nessuna sua forma.

Fonte:  http://salute24.ilsole24ore.com