L’inizio
dell’autunno ha segnato un aumento del 30% delle visite dal ginecologo
rispetto alla media del resto dell’anno. Le cause di questo boom?
La paura di una gravidanza indesiderata o di una malattia
sessualmente trasmessa ma anche, per fortuna, la richiesta di
contraccezione smart.
“Quest’anno registriamo due fenomeni: una consueta impennata di richieste di intervento per le “disattenzioni” estive, soprattutto per le under 30. Ma in questi mesi le donne stanno richiedendo in misura massiccia Jaydess, il sistema contraccettivo intrauterino più piccolo al mondo. Come negli Stati Uniti, anche nel nostro Paese sta riscuotendo un significativo successo. La crescita è del 70% ogni mese a partire da fine maggio, cioè da quando è disponibile anche in Italia. Ma molta strada resta ancora da percorrere. Solo il 16% delle italiane, infatti, sostiene di sentirsi ben informata su tutti i sistemi esistenti e il nostro Paese registra una delle più basse percentuali di utilizzo di contraccezione ormonale. Per questo la nostra Società scientifica ha promosso un opuscolo rivolto alle donne di tutte le età, che sarà distribuito in tutti i consultori e reparti di ginecologia della Penisola”
“Il 90% delle donne che utilizza metodi contraccettivi
a lunga azione è soddisfatto della propria scelta – sostiene la
prof.ssa Valeria Dubini, Consigliere Nazionale SIGO -. Jaydess piace
soprattutto perché libera dalla routine contraccettiva e rilascia la
più bassa dose possibile di ormoni. Quando viene inserito crea
all’interno dell’utero un ispessimento del muco cervicale, simile
a quello sviluppato dalle donne durante la gravidanza. La barriera
difende l’apparato riproduttivo femminile anche dal rischio di
possibili infezioni. La contraccezione ormonale è il modo più
efficace per proteggersi da una gravidanza indesiderata. Attualmente
è utilizzata in Italia solo dal 16% delle donne. La Sardegna detiene
il primato nazionale di uso di sistemi ormonali come la pillola. Sono
scelti da oltre il 30% delle sarde. Lo scorso anno sull’isola
abbiamo avuto “solo” 220 baby mamme con meno di 19 anni e 2.157
interruzioni volontarie di gravidanza”.
“Le due principali
caratteristiche che una donna cerca in un contraccettivo sono
l’efficacia e la praticità – spiega il dott. Attilio Di Spiezio
Sardo, ricercatore dell’Università Federico II di Napoli -. Molte
nostre assistite sono attratte dall’idea di usare un sistema a
lunga azione. Al tempo stesso però hanno timore che un dispositivo
intrauterino possa causare dolore, infiammazioni, difficoltà o
fastidio durante i rapporti sessuali. E 4 italiane su 10 sono ancora
convinte, erroneamente, che la contraccezione ormonale comporti un
aumento del peso corporeo. Si tratta di un luogo comune duro a
morire. I nuovi sistemi, come Jaydess, garantiscono un’elevata
efficacia e al tempo stesso rispettano le esigenze delle donne. Il
contraccettivo intrauterino smart agisce localmente, è ben tollerato
dall’organismo e presenta poche controindicazioni. Le donne possono
così vivere la propria sessualità in maniera libera e consapevole”.
Fonte: www.meteoweb.eu