I
ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell’Università di
Milano -Bicocca, dopo uno studio condotto su circa 600 bambini di
seconda e terza elementare, hanno dimostrato che la convinzione di
saper gestire bene le attività scolastiche e le relazioni con i
compagni di classe contrastano la depressione. Nessuna altra
ricerca, fino ad ora, ha considerato fattori sia negativi che
positivi nello studio dei sintomi depressivi su bambini di questa
età.
Infatti,
a parità di competenze, è la convinzione del saper far qualcosa, a
fare la differenza. Lo studio condotto in collaborazione con alcune
Università statunitensi, è stato pubblicato sul Journal of Abnormal
Child Psychology.
Tra gli
elementi di novità della ricerca, la giovane età dei partecipanti e
lo studio delle convinzioni di autoefficacia quali fattori di
protezione tra i bambini in età scolare.
Alla
ricerca hanno partecipato 554 bambini (51,4 per cento maschi, 44,2
per cento di seconda elementare) di 11 scuole elementari del Nord
Italia (Lombardia e Piemonte) ai quali è stato richiesto di
rispondere ad una serie di questionari.
Un
ricercatore leggeva e spiegava le domande ai bambini e chiedeva loro
di rispondere singolarmente alla propria batteria di domande, secondo
la specifica scala di risposta del questionario.
Gli
psicologi hanno così potuto valutare gli stili cognitivi, le
convinzioni di autoefficacia scolastica e sociale, i livelli di
stress e i sintomi depressivi dei bambini.
Tramite
sofisticate analisi statistiche è stato possibile riscontrare come
sia fondamentale lavorare sull’autoefficacia e sugli stili
cognitivi; entrambi questi indicatori giocano infatti un ruolo chiave
sulla depressione.
Chi
tende a catastrofizzare le conseguenze degli eventi negativi, riporta
livelli più alti di sintomi depressivi. E contemporaneamente, i
bambini che si sentono più capaci di far fronte ai
compiti scolastici riportato minori sintomi depressivi.
Inoltre,
le convinzioni di autoefficacia sociale giocano un importante ruolo
nella relazione fra innalzamento dei livelli di stress e concomitante
innalzamento dei livelli di depressione: i bambini che si sentono più
incapaci nella relazione con i loro compagni mostrano più elevati
livelli di stress che portano a maggiori livelli di depressione,
rispetto ai bambini che invece si sentono capaci.
Conclusioni
Questi
risultati, dicono gli autori, sottolineano l’importanza e la
centralità della scuola come contesto primario nel quale i bambini
vengono chiamati fin da piccoli ad affrontare compiti, richieste e
rapporti sociali molto impegnativi; uno scarso senso di autoefficacia
nella gestione di queste situazioni può produrre scoraggiamento
e stati d’animo negativi che rischiano di condurre a vissuti
depressivi veri e propri.
È
necessario quindi lavorare in questo senso per rafforzare nei bambini
le loro convinzioni di essere efficaci, fortificare la loro
autostima, in un’ottica che sia realmente positiva e preventiva.
Fonte: http://www.stateofmind.it/