Google+ L'ossitocina può ingannare le nostre percezioni sociali

L'ossitocina può ingannare le nostre percezioni sociali

L’ossitocina, anche chiamato ormone della fiducia, sembra favorire i rapporti sociali in una varietà di situazioni: basta una stretta di mano o un complimento a darci una carica di ossitocina e una sensazione di connessione.

Secondo un nuovo studio pubblicato su Science, però, in alcune situazioni sarebbe proprio l’ossitocina ad impedirci di comprendere a fondo le intenzioni non del tutto amichevoli del nostro interlocutore, inibendo la nostra capacità di rilevare le intenzioni nascoste nelle facce degli altri.

La psicologa ricercatrice Eyal Winter e il suo team hanno chiesto a un campione di 84 individui di guardare il programma “Friend or Foe?” (amico o nemico?) e valutare, dopo dopo essere stati istruiti per farlo, chi era sincero e degno di fiducia e chi no. Prima di guardare lo spettacolo, alcuni partecipanti hanno ricevuto una dose intranasale di ossitocina, mentre altri hanno ricevuto un placebo.

Nel complesso, entrambi i gruppi erano in grado di identificare i volti amichevoli e quali concorrenti sarebbero stati in grado di cooperare. Tuttavia i risultati nei due gruppi si discostavano quando si trattava di identificare i concorrenti più falsi e ingannevoli.

Secondo i ricercatori, infatti, l’ossitocina sopprimerebbe l’attenzione per gli stimoli sociali negativi, con conseguente diminuzione della capacità di identificare l’astuzia nascosta in un volto apparentemente amichevole: “Quando motivazioni miste si nascondono sotto la patina di un volto amico, l’ossitocina può ostacolare la nostra capacità di riconoscere che qualcosa non quadra” concludono.