Google+ Più antidepressivi e ricoveri: così con la crisi peggiora la salute mentale

Più antidepressivi e ricoveri: così con la crisi peggiora la salute mentale


Studio dell'Ausl di Modena: "Sono gli effetti di indebitamento e difficoltà finanziarie". Ma i progetti di reinserimento lavorativo aiutano i pazienti
Dalla mancanza di un lavoro alle preoccupazioni economiche, dall'incertezza del presente alla paura del futuro. Con la crisi peggiora lo stato di salute mentale delle persone, cala il loro benessere psicologico, aumentano ansia e depressione. E aumenta il ricorso a farmaci antidepressivi. Lo dimostra una ricerca dell'Ausl di Modena, realizzata assieme alla Fondazione Marco Biagi di Modena e Reggio Emilia. Uno studio che da un lato mette in relazione, appunto, gli effetti della recessione e i danni psicologici che provoca. Dall'altro dimostra però come alcuni percorsi di reinserimento nel mondo del lavoro riducono i rischi di malattie e migliorano la vita dei pazienti.

I numeri. La ricerca parte da alcuni dati che riguardano Modena ma che sono simili, in proporzione, al resto del Paese. Nella città emiliana, tra il 2006 e il 2012, sono aumentati gli accessi ai centri di salute mentale: i medici seguono il 25% di uomini in più mentre l'incremento per le donne tocca il 13%. Non solo: "L'aumento dei farmaci antidepressivi nel periodo 2010-2014 - riporta lo studio - ha registrato un incremento sensibilmente superiore rispetto a quanto avvenuto in altre province della Regione". In sintesi: "Si rileva un peggioramento della salute mentale in entrambi i sessi: -3.2% per gli uomini e -2,7% per le donne". 

La salute mentale peggiora in tutta Italia. A livello nazionale, i dati dell’indagine Istat 2013 sulle condizioni di salute e accesso ai servizi sanitari mostrano infatti come per i pazienti di età superiore ai 14 anni l’indice di salute mentale sia diminuito passando dal 49,6 al 48,8 (-0,8). Anche a Modena l'indice è diminuito, passando dal 48,6 nel 2006 al 45,97 nel 2012. Dati ben diversi dagli indici di benessere fisico.

"Più ansia e depressione". "L’approfondita ricerca conferma che l’effetto negativo sulla salute mentale è diretto: difficoltà finanziarie, disoccupazione e indebitamento producono ansia e depressione, quella che noi addetti ai lavori definiamo “depressione motivata”. I modenesi, in particolare, abituati a vivere in un contesto con un elevato standard sociale ed economico, risultano in qualche modo più sensibili rispetto ad una prolungata crisi economica. Un fenomeno che risulta accentuato nelle zone che hanno anche dovuto affrontare l'evento traumatico del terremoto" spiega Fabrizio Starace, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda Usl di Modena.

Ma il lavoro previene i rischi. I progetti lavorativi mirati, però, possono aiutare a prevenire i disturbi psichiatrici. Ed è sempre lo studio a dimostrarlo: "Nella provincia di Modena circa 600 persone con problemi di salute mentale sono stati inseriti in politiche attive del lavoro (orientamento, formazione ed inserimento in contesti di lavoro) nell’anno 2012. Queste persone hanno mostrato una diminuzione dei ricoveri e della durata media di degenza (11,9 giorni contro 13,7). Se l’analisi viene ristretta alle persone con diagnosi di psicosi, i risultati sono molto più marcati: la diminuzione dei ricoveri è del 50% e la riduzione della degenza media è del 35% (9,5 giorni contro 15,3).