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La meditazione rende più creativi

Alcune tecniche di meditazione possono favorire lo sviluppo del pensiero creativo, anche in persone che non hanno mai praticato alcun tipo di meditazione. È quanto emerso da uno studio condotto da due psicologhe cognitive, Lorenza Colzato e Dominique Lippelt, presso l’Università di Leiden. 


Da questo studio, pubblicato su Mindfulness, è emerso come la pratica degli esercizi di meditazione influenzi a lungo termine alcuni aspetti della cognizione umana, tra i quali anche il modo in cui vengono concepite le idee.

I risultati ottenuti hanno messo in evidenza come gli effetti derivanti dalla meditazione non dipendano dal fatto di essere esperti o principianti nell’esercizio di tale pratica.  



Il campione oggetto di studio era composto da 40 soggetti, alcuni dei quali esperti di pratiche meditative ed altri che non avevano mai praticato prima alcuna forma di meditazione. A ciascun soggetto sono stati proposti una serie di compiti cognitivi dopo aver meditato per 25 minuti. Nel corso dello studio è stata indagata l’influenza delle differenti tecniche di meditazione su due principali aspetti del pensiero creativo: il pensiero divergente ed il pensiero convergente.

Quando si parla di pensiero divergente ci si riferisce alla capacità di creare nuove idee. Tale capacità è stata valutata attraverso l’uso di un compito definito di Usi Alternativi in cui ai partecipanti veniva chiesto di pensare a quanti più usi possibili potrebbe avere un particolare oggetto, ad esempio una penna. Per pensiero convergente s’intende, invece, la capacità di rintracciare una possibile soluzione in riferimento ad un problema specifico. Tale aspetto è stato valutato attraverso la presentazione di un compito di Associazioni Remote nel quale venivano presentate ai partecipanti tre parole apparentemente non collegate tra loro, come tempocapelli e allungare. In seguito veniva chiesto ai partecipanti dello studio di individuare un possibile collegamento esistente tra queste parole, in questo caso ad esempio lungo.


Dallo studio è emerso come non tutte le forme di meditazione possono avere lo stesso effetto sulla genesi del pensiero creativo. I partecipanti allo studio hanno ottenuto punteggi migliori nella valutazione del pensiero divergente (inteso come la capacità di pensare a quante più soluzioni possibili di fronte ad un problema) dopo aver praticato una meditazione di tipo Open Monitoring, durante la quale si richiede ai soggetti di essere recettivi di fronte ad ogni pensiero e sensazione che può insorgere nel corso della pratica meditativa. Non è stato invece trovato alcun effetto sul pensiero divergente in seguito alla pratica di un tipo di meditazione Focused Attention, focalizzata cioè su di un un particolare pensiero o oggetto.