La
pubertà arriva prima per le ragazze che bevono molte bibite
zuccherate. Lo sostiene dalle pagine della rivista Human
reproduction un
gruppo di ricercatori d'oltre oceano guidati da Jenny
Carwile della Harvard
school of public health di
Boston.
«Il
primo ciclo mestruale arriva circa due mesi prima se si consumano
abitualmente molte bibite
zuccherate,
in media a 12,8 anni rispetto ai 13 anni delle ragazze che invece non
eccedono con queste bevande» spiega l'autrice che assieme ai suoi
colleghi ha analizzato i dati relativi a 5.583 bambine e ragazze
statunitensi tra i 9 e i 14 anni di età all'inizio dello studio,
alle quali è stato chiesto di compilare questionari sulla loro
alimentazione abituale, bevande incluse.
«Consumare
più di 1,5 bibite zuccherate al giorno anticipa di 2,7 mesi l'arrivo
del primo ciclo rispetto a quando il consumo non supera le 2 bibite a
settimana» riprende l'autrice che fa notare anche come il legame sia
stato osservato anche per le bibite alla frutta, ma non per le
bevande "diet" e
i succhi di frutta. E come precisano gli autori, a differenza del
consumo di bevande zuccherate, altri fattori quali l'indice di massa
corporea (un valore che si ottiene in base a peso e altezza), la
quantità di cibo consumato o l'attività fisica svolta, non
influenzano in modo significativo l'arrivo della pubertà.
«I
meccanismi che legano le bibite zuccherate alla pubertà
precoce non
sono ancora del tutto noti» dice Carwile, precisando anche che i
risultati dello studio non dimostrano che queste bevande sono la
causa dell'arrivo precoce del primo ciclo mestruale, ma mettono solo
in luce l'esistenza di un legame.
Probabilmente,
come sostengono gli autori, l'alto indice glicemico delle bibite
zuccherate aumenta le concentrazioni di insulina e ciò causa un
incremento delle concentrazioni degli ormoni sessuali, legati alla
comparsa precoce del ciclo. Ma non si tratta solo di pubertà.
Carwile e colleghi ricordano infatti che un ciclo mestruale precoce è
stato riconosciuto come fattore di rischio per la depressione in età
adolescenziale e di tumore del seno in età adulta. Meglio quindi non
esagerare con queste bevande che forniscono molte calorie del tutto
"vuote", cioè senza un vero valore nutrizionale.