Alcune
persone sperimentano il tipico "cortocircuito" percettivo della
sinestesia durante i rapporti sessuali, le cui varie fasi vengono
associate alla percezione di determinati colori. Il fenomeno appare
collegato all'instaurarsi di uno stato di trance particolarmente intenso
che però, isolando dall'ambiente, dà all'esperienza un vago senso di irrealtà e non porta a una maggiore soddisfazione sessuale.
La sinestesia è il fenomeno per cui uno stimolo sensoriale di un certo tipo, per esempio uditivo, provoca percezioni di tipo differente, associando, per esempio, un certo colore all'ascolto di una certa nota. In alcuni casi, tuttavia, a determinare questo “cortocircuito” percettivo non è uno stimolo fisico, ma un particolare stato emotivo, che per alcune persone è quello che accompagna il rapporto sessuale.
In questi soggetti, le fasi del rapporto sono caratterizzate da percezioni visive diverse, per lo più relative a colori: la prima fase di crescita del desiderio, per esempio, può dipingersi di arancione, il successivo stato di eccitazione da un'intensificazione del colore, che poi nell'orgasmo vira verso il viola, mentre nella fase di rilassamento subito successiva possono predominare il rosa e il giallo.
Durante l'orgasmo, questi soggetti sinestetici sembrano sperimentare uno
stato di trance sessuale più profondo del normale, che conferisce
all'esperienza un vago senso di irrealtà e che, in modo apparentemente
paradossale, non si traduce in un maggiore livello di soddisfazione
sessuale ma, anzi, in una sua riduzione.
Secondo i ricercatori, la ridotta soddisfazione potrebbe essere dovuta al fatto che l'attenzione esclusiva al proprio mondo interiore indotta da una trance così intensa - e il conseguente isolamento dal mondo esterno - sminuiscano il ruolo di altre due componenti essenziali del coinvolgimento sessuale e della relativa soddisfazione psicologica: la percezione del proprio ruolo sessuale e l'impegno verso il partner.
Come osservano gli autori, i risultati dello studio, uno dei pochissimi ad affrontare questo aspetto della sinestesia, vanno comunque presi con una certa cautela sia per il numero relativamente ridotto di soggetti coinvolti, sia perché si fondano sulla compilazione di questionari, dato che “la sinestesia sessuale non può essere testata in condizioni di laboratorio utilizzando gli induttori originali”.
Secondo i ricercatori, la ridotta soddisfazione potrebbe essere dovuta al fatto che l'attenzione esclusiva al proprio mondo interiore indotta da una trance così intensa - e il conseguente isolamento dal mondo esterno - sminuiscano il ruolo di altre due componenti essenziali del coinvolgimento sessuale e della relativa soddisfazione psicologica: la percezione del proprio ruolo sessuale e l'impegno verso il partner.
Come osservano gli autori, i risultati dello studio, uno dei pochissimi ad affrontare questo aspetto della sinestesia, vanno comunque presi con una certa cautela sia per il numero relativamente ridotto di soggetti coinvolti, sia perché si fondano sulla compilazione di questionari, dato che “la sinestesia sessuale non può essere testata in condizioni di laboratorio utilizzando gli induttori originali”.
Fonte: www.lescienze.it