MILANO - Un
cocktail di due farmaci per 'imprigionare' gli spermatozoi durante
l'orgasmo maschile, impedendone l'ingresso nel liquido seminale e
permettendo quindi rapporti sessuali al sicuro dal rischio di gravidanze
indesiderate. E' una sorta di "vasectomia biologica" quella a cui sta
lavorando un gruppo di scienziati dell'università di Monash, in
Australia. I primi test sui topi dimostrano che renderle inattive
significa bloccare il trasferimento degli spermatozoi, senza effetti
collaterali. L'esperimento è pubblicato sulla rivista dell'Accademia
americana delle scienze, Pnas.
La nuova via verso un 'pillolo' non ormonale, efficace e senza effetti collaterali passa per le proteine chiamate adrenorecettore alfa 1A e purinocettore P2X1. Queste sono i due interruttori che accendono l"ascensorè per il trasporto degli spermatozoi: la loro attivazione durante l'eiaculazione, infatti, determina la contrazione delle pareti dei vasi deferenti favorendo il passaggio degli spermatozoi dal loro sito di stoccaggio (nell'epididimo) fino all'uretra.
I ricercatori australiani guidati da un italiano, Sabatino Ventura, hanno provato a disattivare entrambe le proteine nei topi maschi e hanno osservato che questo li rendeva completamente sterili, anche se continuavano ad avere comportamenti sessuali nella norma. L'accoppiamento con le femmine non produceva alcuna gravidanza, perché nell'eiaculato erano completamente assenti gli spermatozoi. Tutti i gameti maschili erano infatti rimasti intrappolati nell'epididimo: una volta analizzati, hanno dimostrato di essere normali e vitali, tanto da poter essere impiegati con successo in una procedura di fecondazione artificiale.
Durante l'esperimento non si è manifestato alcun problema di tipo fisiologico e comportamentale, e per questo i ricercatori sostengono che l'inattivazione delle due proteine possa rappresentare una nuova via verso un contraccettivo maschile orale efficace e sicuro.
La nuova via verso un 'pillolo' non ormonale, efficace e senza effetti collaterali passa per le proteine chiamate adrenorecettore alfa 1A e purinocettore P2X1. Queste sono i due interruttori che accendono l"ascensorè per il trasporto degli spermatozoi: la loro attivazione durante l'eiaculazione, infatti, determina la contrazione delle pareti dei vasi deferenti favorendo il passaggio degli spermatozoi dal loro sito di stoccaggio (nell'epididimo) fino all'uretra.
I ricercatori australiani guidati da un italiano, Sabatino Ventura, hanno provato a disattivare entrambe le proteine nei topi maschi e hanno osservato che questo li rendeva completamente sterili, anche se continuavano ad avere comportamenti sessuali nella norma. L'accoppiamento con le femmine non produceva alcuna gravidanza, perché nell'eiaculato erano completamente assenti gli spermatozoi. Tutti i gameti maschili erano infatti rimasti intrappolati nell'epididimo: una volta analizzati, hanno dimostrato di essere normali e vitali, tanto da poter essere impiegati con successo in una procedura di fecondazione artificiale.
Durante l'esperimento non si è manifestato alcun problema di tipo fisiologico e comportamentale, e per questo i ricercatori sostengono che l'inattivazione delle due proteine possa rappresentare una nuova via verso un contraccettivo maschile orale efficace e sicuro.
Fonte: www.repubblica.it